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Disturbo ossessivo compulsivo

“Un’ossessione vissuta alla sazietà si annulla nei suoi stessi eccessi” E. M. Cioran

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo rappresenta forse il più invalidante dei disturbi dello spettro ansioso a causa della sua pervasività in tutti gli ambiti della vita quotidiana della persona.

Si manifesta con la sensazione di non poter assolutamente evitare di mettere in atto una serie di azioni o pensieri o parole, in una sequenza ben precisa ed un numero ripetuto di volte, con la funzione di tenere a bada una o più paure che attanagliano la mente della persona.

L’unica forma di prevenzione possibile rispetto a questo disturbo consiste nel prestare attenzione a quando un certo comportamento comincia a strutturarsi come inevitabile.

L’inevitabilità e l’irrefrenabilità sono i primi segnali di una compulsione, il terzo è dato dalla ritualità, ovvero quando accade che un’azione o un pensiero stereotipato garantiscono l’effetto di rassicurare rispetto a certe paure o timori.

Inoltre si dovrebbe prestare attenzione al momento in cui il bisogno di controllo, prevenendo, propiziando o riparando una certa realtà negativa, si trasforma in una presenza costante e scomoda che blocca sì le nostre sensazioni indesiderate, ma ci impedisce di correre il rischio di sbagliare per imparare, fino a diventare un invalidante disturbo.

Ma come funziona il Disturbo Ossessivo Compulsivo?

Come già accennato, i rituali funzionano da riduttori della paura e dei conseguenti sintomi ansiosi, ed è per questo che diventano irrefrenabili.

La compulsione ad eseguire un certo rito è guidata dal bisogno irrefrenabile di tenere sotto controllo la pericolosa realtà, avvalendosi anche delle spesso inevitabilmente complici rassicurazioni dei familiari volte sempre a prevenire, propiziare eventi positivi o rimediare a quelli negativi già accaduti.

I rituali quindi possono essere raggruppati in tre categorie sulla base dell’effetto che dovrebbero sortire:

– rituali preventivi: eseguiti per prevenire un risultato negativo

– rituali propiziatori: eseguiti per propiziare un risultato positivo

– rituali riparatori: per rimediare ad un errore o ad un fallimento

Ad esempio, se ho paura di non aver chiuso il fornello e controllo prima di uscire di casa, l’azione di controllare è corretta.

Il problema si crea quando un unico controllo non è sufficiente e comincio a controllare e ricontrollare ripetutamente sempre di più fino a non poter smettere di farlo perché, in realtà, più controllo più incremento la mia insicurezza.

“ Per gli ossessionati non c’è scelta: l’ossessione ha già scelto per loro, prima di loro” E. M. Cioran

Obiettivo della Terapia Breve Strategica è rompere, in tempi brevi, il circolo vizioso che intrappola la persona mediante strategie mirate che tendono a bloccare le Tentate Soluzioni disfunzionali adottate per fronteggiare la paura.

Tali tentativi, i cosiddetti rituali, inizialmente producono un illusorio sollievo ma reiterati nel tempo alimentano senso di insicurezza e incapacità, rendendo il disturbo sempre più persistente.

“Una tecnologia abbastanza evoluta, nei suoi effetti non è dissimile da una magia” A. C. Clarke

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